Maite Biagi - "Mio fratello rincorre i dinosauri"
Per aver creato il booktrailer perfetto partendo da un’idea semplice, ma geniale, e aver rappresentato con creatività lo spirito dei personaggi che anima la storia.
Youssef Ismaili - "Minecraft"
Per la capacità di interpretazione, la mimica e la recitazione divertente, che hanno reso avvincente un manuale di istruzioni.
Methoxa Nicole e Aponte Aurora - "Luce"
Per aver catturato la nostra attenzione e averci tenuti incollati allo schermo grazie ai loro disegni in stile manga diventati i protagonisti della storia.
Emma Bossa - "Il piccolo principe"
Per il talento di una giovane regista che, grazie anche ad un casting eccezionale, ha trasformato un classico d’autore in un booktrailer coinvolgente.
Emma Bomba - "Io bullo"
Per averci svelato i fantasmi che scatenano l’aggressività di un bullo e averci donato la speranza che tutti possono cambiare.
Manuel Crivelli - "Tea"
Per il suo entusiasmo nel raccontarci la storia di Tea e per averci fatto riflettere sul valore dell’attesa. Un vero invito alla lettura!
Carolina Castigliola - "Dov'è finita Emily?"
Per aver saputo raccontare in modo avvincente la storia di Emily, rispettando in pieno le caratteristiche proprie di un booktrailer.
Alessandro Rognoni - "La I° indagine di T. Boone"
Per averci fatto vivere la suspence di un'indagine attraverso la costruzione di un piccolo cortometraggio e un vero cast.
Cristian Fina - "Il pesce che scese dall'albero"
Per aver ricordato, in modo accorato e convincente, che la “dislessia” non è una malattia e che non impedisce di fare grandi cose nella vita.
Marina Sansalone - "Enola Holmes"
Per il tocco ironico con il quale la regista ha sdrammatizzato un giallo attraverso un simpatico e frizzante cortometraggio.
Alesio Gjeci - "Libera"
Per averci insegnato, con una simpatica costellazione di emoticon ed espressioni, che affrontare le proprie paure può rivelarsi un’incredibile avventura.
Davide Passoni - "Il cacciatore di sogni"
Per essere stato capace di toccare l’emotività dello spettatore e invitarlo a scoprire la storia di un grande scienziato.
Emma Bomba - "L' estate di Sunny"
Per aver costruito un piccolo film con immagini potenti ed evocative, accompagnate da una recitazione intensa e da un messaggio forte.
Vittoria Sbarrufatti e Sabrina Erradi - "Gli Sporcelli"
Per averci catapultato, con la loro capacità interpretativa e la loro ironia, nella famiglia più dispettosa e zozzona che ci sia.
Matteo Pantaleo ed Arcangelo Mineo - "Una bottiglia nel mare di Gaza"
Per la creatività dimostrata nel dare vita ad un libro che parla di pace, attraverso un videogioco.
Claudio Lento - "Proibito leggere"
Per l'audace trasposizione del messaggio nei bassifondi urbani e per aver suggerito agli spacciatori un nuovo mercato più intelligente.
Alessandro Luviè - "L' uomo che piantava gli alberi"
Per la capacità di raccontare in modo semplice una grande impresa, mostrando che con una sola ghianda si può cambiare il mondo.
Ahmed Hedhad e Christian Lorusso - "Passare con il rosso"
Per aver raccontato il bullismo in maniera semplice, efficace, ma toccante, dimostrando che per sconfiggerlo occorre agire insieme
Dharla Agustin- "Meet Efrem Krugher"
Per aver saputo dosare con efficacia tutti gli ingredienti propri del booktrailer, emozionando e incuriosendo lo spettatore
Carolina Castigliola - "Il maialino di Natale"
Per aver suscitato, con la sua interpretazione e la sua simpatia, l'irrefrenabile curiosità sulla sorte del povero maialino.
Davide Passoni e Francesco Viveros - "Il giro del mondo in 80 giorni"
Per aver raccontato un viaggio intorno al mondo, con parole e immagini che hanno con il dolce ritmo di una fiaba.
Filippo Colombo, Luca Signorotto e Manuel Hernandez - "Il fantasma di Canterville"
Per aver proposto l'ironia del libro in chiave casalinga e spaventandoci dal ridere!
Marco Campisi e Diego Hernandez - "Duello al sole"
Per aver mostrato in modo spassosissimo che c'è sempre un buon motivo per non fare la guerra.
Francesco Diegoli - "Kaspar, il bravo soldato"
Per la capacità di esprimere con intensità e poesia l’idea della guerra, utilizzando mezzi propri ed efficaci nella loro semplicità.
Claudio Lento - "Il pupazzo parlante"
Per la capacità di proporre in un vero e proprio cortometraggio un’interpretazione “terrificante” e convincente.
Paolo Fedeli "Il ladro dei cieli"
Per aver dato anche al più pigro degli spettatori l’illusione di un volo ad alta quota in caduta libera.
Giulia Pompilio - "Un delitto allegro ma non troppo"
Per aver ricostruito in modo creativo ambienti e personaggi del libro riprendendo le scene in un unico piano sequenza.
Stefano Fiorenzoli - "Il ragazzo dell'ultimo banco"
Per aver posto l’attenzione su un tema di estrema attualità come i viaggi della speranza di coloro che fuggono dalle zone di guerra.
Kirsten Dioses - "Il diario di Anna Frank"
Per la capacità di immedesimarsi e far commuovere evocando la sorte di un’innocente vittima della follia umana.
Naima Sultan - "Enola Holmes"
Per aver costruito un book-trailer da manuale,
dosando in modo sapiente suspense e rispetto dei contenuti.
Giacomo Spadoni - "1984"
Per aver riprodotto in modo visionario l’inquietudine delle pagine di un classico della letteratura distopica.
Youssef Ismaili - "L'amico immaginario"
Per essersi calato nei panni di un piccolo libraio
capace di catturare l’attenzione del lettore.
Adriano Zecca - "La passeggiata di un distratto"
Per aver saputo donare un momento di allegria, dosando con inventiva creatività immagini e interpretazione.
Lokas Nakhnoukh - "La tana nell'albero"
Per aver raccontato con simpatia e semplicità
una bella storia di amicizia e di avventura
Paolo Dorigo - "Una bottiglia nel mare di Gaza"
Per la qualità della recitazione, per la forza espressiva delle immagini e della musica, per l’intensità con cui coglie e trasmette un vibrante messaggio di pace.
Paolo Fedeli - "Il bambino sottovuoto"
Per la capacità interpretativa del simpatico e versatile attore, per i costumi e gli oggetti di scena.
Daniel Acerno "Storia di Iqbal"
Per la paziente, ingegnosa ed originale tecnica con cui è stata realizzata la narrazione.
Adriano Zecca - "Il cavaliere inesistente"
Per la creatività sorprendente, per la qualità originalissima dell’animazione.
Rima Shalabi - "Il razzismo spiegato a mia figlia"
Per aver raccontato con sensibilità e semplicità un libro ricco di messaggi e riflessioni.
Alessandro Accorsi - "Sai fischiare, Joanna?"
Per aver commosso la giuria raccontando con tocco delicatissimo un rapporto fra un quasi nonno e un quasi nipote.
Sofia Lupi, Francesco Margutti e Diego Tridico - "Più veloce del vento"
Per aver costruito un booktrailer a regola d’arte, con un calibrato equilibrio delle parti e una sapiente scelta dei contenuti.
Enriko Barone - "Nihal nella terra del vento"
Perché quando il booktrailer finisce, ti lascia la voglia irrefrenabile di correre a leggere il libro.
Laura Pirali - "Il mistero del London eye"
Per la capacità di contestualizzazione dell’opera, di riflessione personale e di giudizio critico.
Stefano Fiorenzoli - "Mia mamma è un gorilla, allora?"
Per la vivacità dell’interpretazione e per averci trasportato in un divertente mondo di bambine, gorilla ed elicotteri.
Per avere portato fra noi un irresistibile e sornione Fabrizio Silei con le sue “chiacchiere a gambe incrociate”.